Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

I suggerimenti del mese

Benvenuto Dicembre!

martedì 25 dicembre 2012

Natale ...

BUONISSIMO NATALE A TUTTI!!!
 
 
Merry Christmas                     Feliz Navidad
 
 
Joyeux Noël                       Fröhliche Weihnachte                    Krismasi Njema
 
 
 
Albero di Natale a Disneyland Paris
 
      

venerdì 21 dicembre 2012

L'ultimo week end ... prima di Natale!

Eccoci, finalmente oserei dire in tutti i sensi possibili, il 21/12/2012, tanto temuto, aspettato, discusso ... tanto per dirne una, comunque, in Nuova Zelanda, Australia, Isole Fiji e altri fantastici Paesi, il 21 è cominciato già da un po' e tutto tace... sarà forse perchè, guarda caso notizia di questa notte, è stato trovato un altro calendario, pare anche più antico di quello che tanto ci ha mandato in paranoia, che va ben ben ben oltre la data odierna? O forse per il fatto che i Maya erano favolosi astronomi e parlavano di cicli inerenti le stelle, la Luna, insomma il Cosmo? Ma ... fatto sta, che almeno, per ora, siamo qui ...

 
Quindi, visto che è il week end prima di Natale, l'ultimo utile per acquistare o perferzionare regali, sicuramente ci infileremo giacche e cappotti belli caldi e andremo in giro per la nostra città, o per quelle vicine, a cercare, spulciare, comprare. Però, un però c'è sempre, non dico mentre si è intenti all'acquisto perchè in quel momento ci vuole concentrazione, ma appena tutto è bello impacchettato e pronto ad essere donato, alziamo i nasi in su, guardiamola la nostra città. Non c'è un altro periodo dell'anno che renda bella una località come il Natale. Perchè, come succede con i vestiti eleganti, quelli più belli, le luci la rendono suggestiva, le conferiscono quell'atmosfera di attesa e forse un po' malinconica aria di festa in cui dobbiamo immergerci, perchè anche questo è un viaggio, un viaggio alla scoperta della propria città, che tante volte è data per scontata e che invece può ancora stupire.
Annusiamo l'aria fredda, guardiamo gli addobbi, fermiamoci a osservarla come farebbe un turista che quella città l'ha scelta. Scopriremo o riscopriremo angolazioni interessanti e una bella fetta di suggestione natalizia farà breccia nel nostro animo. Questa volta, perciò, accantoniamo per un attimo il "viaggiare" classicamente inteso, a favore dello "scoprire" e "conoscere", non mancheranno le sorprese!
Buon week end!!!

giovedì 20 dicembre 2012

Argentina


L'Argentina ha una storia che è intimamente connessa alla mia. In realtà è più il contrario, dal momento che la mia famiglia, costretta ad emigrare tanti tanti lustri fa, scelse proprio questa variegata terra per porre nuove fondamenta, per "ricominciare", visto che in Italia la situazione era complicata. Per questo incredibile senso di déjà vu oggi vorrei scoprire, e tentare di far scoprire, qualcosa in più sull'Argentina.
Si tratta di un Paese molto vasto e ricco di una grande varietà di paesaggi, di storia ma anche di bellezze naturali.
Procedendo quasi come a scuola, guardando proprio la cartina, quello che colpisce è la sua estensione, e soprattutto il fatto che, paese tradizionalmente caldo, arrivi a lambire il polo Sud, nella sua estremità meridionale. Grazie a questo, l'Argentina riesce ad accontentare i gusti di chi cerca parchi tropicali, avventure al limite del mondo, città storiche da visitare, linee ferroviarie e stradali degne dei grandi romanzi che la percorrono tutta o in parte.

Come, infatti, non rimanere affascinati dalle splendide Cascate di Iguazù? 272 cascate che precipitano da 72 metri d'altezza... chissà lo stupore di chi le scoprì a metà del 1500! A parte il fascino delle cascate in sè (che è anche possibile ammirare dal basso grazie alle escursioni in gommone), l'atmosfera viene anche resa più bella dal rumore dell'acqua, e dall'aria, densa di acqua, coivolgendo completamente lo spettatore. Le cascate fanno parte di un parco, il Parque Nacional do Iguaçu, in cui abitano più di 1000 specie di uccelli e mammiferi, tra cui i rondoni, le scimmie, le testuggini, i tapiri, immersi in una vegetazione tropicale spettacolare, fatta di palme ed orchidee coloratissime. Ma questo non è l'unico parco naturale. Uno dei più visitati dell'Argentina è il Parco Nazionale El Palmar, che vanta una distesa di palme alte 18 metri, e che ospita vari animali che popolano le sponde del Rio Uruguay.
Ma l'Argentina è anche storia, storia antica, risalente al 1600, più o meno. Proprio a questo periodo risalgono le Missioni Gesuitiche che qui insediarono le proprie "Riduzioni", piccole comunità non solo religiose, ma dove si insegnava anche l'agricoltura, la tessitura, la pittura, i cui resti sono visitabili.
C' è poi anche un'altra storia, questa volta più recente, una storia che unisce il 1889 al 1920, la storia del treno che collega il nord dell'Argentina con il Cile, valicando le Ande. Lo studio cominciò nel 1889 appunto, ma la costruzione fu avviata solo nel 1920. Il "Treno delle Nuvole" parte dalla città di Salta e arriva nel porto cileno di Antofagasta dopo 219 Km e 15 ore di viaggio. Allietato però da musiche folkloristiche, una guida che illustra le varie città e anche una discesa dal convoglio sul viadotto della Polvorilla (4220 mt) per ammirare lo spettacolo.

Spingendoci poi in Patagonia, possiamo avere una buona visione di insieme percorrendo la sua strada più famosa, la Ruta 40, che arriva alla Terra del Fuoco dopo aver attraversato ben 20 parchi, 18 fiumi, 236 ponti. Una volta arrivati lì è impossibile farci sfuggire la Penisola Valdes, una delle riserve marine più importanti del mondo con le sue balene,  elefanti di mare e ... pinguini di Magellano.
Ed eccoci arrivati all'estremo sud del continente, la Terra del Fuoco, con le città di Calafate e di Ushuaia, dove regnano il silenzio e quel senso di avventura e di scoperta di posti che sembrano davvero lontanissimi. Assolutamente da visitare, soprattutto in questo periodo, il Museo della Fine del Mondo ... quella lo è davvero!
Discorso a parte meritano le Pampas, le distese di loess prive di rilievi, cuore economico dell'Argentina, dove si trovano industrie e grandi coltivazioni, ma anche piccoli centri rurali. Qui poi, sulla costa, c'è Buenos Aires (e un pezzetto piccolino delle mie radici), che tra l'altro ha anche bellissime spiagge. Nei parchi nati nelle Pampas si ha la possibilità di vedere moltissimi animali, tra cui il fenicottero e il puma. La Pampa è un po' il simbolo dell'Argentina, con le sue distese i suoi Gauchos, con le città ricche di musei e di chiese, cuore pulsante del paese.

Insomma l'Argentina è un gran paese, in tutti i sensi, non mi stupisce che sia stata scelta da moltissimi come "seconda opportunità" per costriure o ricostruire qualcosa. E poi, per me, questo è un doppio viaggio, scoperta di luoghi splendidi, e scoperta di un pezzetto della mia famiglia viaggiatrice che con coraggio sfida la storia e cambia vita ...

Per saperne di più: http://www.argentina.it/paese_argentina/geografia_argentina.html

martedì 18 dicembre 2012

Viaggi paralleli

Riguardando le mie foto del viaggio a Parigi dell'anno scorso, mi sono capitate sotto gli occhi quelle di Disneyland. Un posto che amo, davvero, che mi regala una giornata di spensieratezza ogni volta, che riesce non tanto a far tornare bambini, come spesso si sente, ma a far ritrovare la magia di quando bambini eravamo. Ebbene, penso proprio che questo bellissimo parco sia un po' la metafora dei viaggi in senso generale ... molto molto divertente, lo si sceglie spesso per star bene.

Incontriamo bellissimi posti, da favola, mondi diversi dal nostro dove, però, ci sentiamo a nostro agio come, e a volte anche più che, a casa. Castelli magici, simbolo delle meraviglie che vediamo che però nascondono draghi sputafuoco, perchè sì, anche nei viaggi a volte incontriamo "draghi", assistiamo a situazioni di disagio, vediamo spettacoli a cui non vorremmo assistere mai, conosciamo persone che vivono ai margini della favola, facendone parte ma in modo negativo.

E poi ci sono le giostre adrenaliniche, quelle che ci fanno venire i brividi nella pancia, quelle che le fai, magari anche tante volte, proprio per sentire quelle emozioni lì... che sono quei Viaggi che sai già che ti faranno male, che quando torni non sei come prima, che senti le farfalle mentre ci sei, e lo stomaco attorcigliato quando ritorni a casa ...

E ci sono poi le giostre apparentemente innocue, quelle d'epoca, con i cavalli dell'800 e le carrozze, e anche se sono per bambini puoi cadere e farti magari anche male. Parlo per esperienza, eh, sono caduta proprio da lì ... non so queste giostre a cosa corrispondano, forse a quei viaggi che sembrano portarti in luoghi certi, di pura vacanza senza pensieri, e invece poi i pensieri te li fanno venire eccome... magari quelle vacanze già tutte belle programmate, con i ritmi serrati, zeppe di cose da vedere, in cui poi scegli di fare una piccola escursione in un villaggio locale e incontri gli occhi di una bimba che vende bamboline di legno, uno sguardo che non avevi programmato, un pugno nello stomaco che non sapevi di ricevere, lacrime che non sapevi di poter versare ...

Poi la magia finisce, il parco chiude e si torna a casa, con un po' di malinconia nel cuore, a programmare di corsa un altro viaggio. Sono tanti viaggi in uno, viaggi paralleli...

venerdì 14 dicembre 2012

Idee, idee, idee ...

Cosa fare nell'ultimo fine settimana prima del Natale? Sì, è vero, tecnicamente e numericamente c'è ancora il prossimo ma, ammettiamolo, allora sapremo bene cosa fare, tra regali da acquistare e cenoni da allestire. Quindi, questo rimane l'ultimo weekend prenatalizio in cui possiamo muoverci e concederci magari qualche ora di macchina/treno/aereo per trascorrerlo in qualche città, più o meno vicina.
Ecco tre idee che ho scovato...

1) a Torino dal 30 novembre artisti del ghiaccio si sono radunati per scolpire statue di ghiaccio negli angoli suggestivi della città. Così il 5 dicembre ha preso vita in piazza Castello lo Scudo, simbolo della città. Ma andando in giro si possono scoprire tante altre opere d'arte, tra cui la Mole. Già che ci siamo, perchè non cimentarsi anche con la pista da pattinaggio, sempre su ghiaccio?
Info qui: http://www.vitalowcost.it/natale-2012-a-torino-un-sentiero-di-statue-di-ghiaccio/





2) Per chi ha voglia di Presepi, invece, particolarissimo è quello allestito ad Igea Marina (RN). Si tratta, infatti, di un presepe realizzato interamente in sabbia, con personaggi ad altezza naturale. Ingresso a offerta libera, informazioni qui: http://www.comune.bellaria-igea-marina.rn.it/




3) Se, invece, questo Natale qualcuno avesse deciso di cimentarsi con il cake design e magari confezionare da sé un dolce natalizio che lasci tutti a bocca spalancata, questo evento fa per voi. A Catanzaro, nel Parco commerciale Le Fontane, appuntamento con la cake designer Giorgia Conti che sabato e domenica insegnerà rispettivamente a realizzare una minicake e a decorare un panettone. Per tutte le informazioni utili, compresa l'iscrizione, guardate qui: http://www.eventiesagre.it/Eventi_Corsi/21085810_A+Natale+Decoriamo+Con+Il+Cake+Design.html


Buonissimo week end a tutti!!!

giovedì 13 dicembre 2012

Vancouver Island (per te...)

Ormai il freddo non è più una previsione ma una certezza. Ma, se proprio freddo deve essere, se non si può andare in posti caldi, se siamo colti da voglia improvvisa di esplorare un freddo "diverso", non nostrano, più selvaggio, allora questo post fa per voi.

Oggi occhi puntati su ... Vancouver Island. Sì, è vero, è lontanuccia dall'Italia, anche se in fondo tutto è relativo, ma vale veramente una visita, anche in questo periodo. Solitamente il momento dell'anno in cui è presa d'assalto dai turisti è l'estate, e probabilmente vi prenderebbero per matti se programmaste un viaggio in quei luoghi nel periodo più freddo dell'anno, ma Vancouver Island è davvero ricca di risorse inaspettate.

Tanto per cominciare, ci stupisce con la prima sorpresa, il clima. Non scende mai sotto lo 0°, non male data la sua posizione. Poi tante sono le cose da vedere. Ma procediamo con ordine.

Chi volesse sfidare il buonsenso comune e andare a Vancouver Island, proverà l'ebbrezza di una traversata in traghetto dalla città di Vancouver, sulla terraferma, di circa due ore. Lo spettacolo della neve che danza in fiocchi e avvolge tutto di bianco è splendido e anche molto poetico. Sbarcati sull'isola a Nanaimo, e affittando un'auto per compiere una sorta di "coast to coast" isolano, gli spettacoli della natura a cui assistere sono grandiosi. La Cathedral Grove, una foresta di sequoie rivestite di muschio dove regna il silenzio, tanto per cominciare. E poi la costa della Pacific Rim, esposta a qualsiasi vento. Proprio qui si può praticare lo "storm watching", sarebbe a dire ammirare le tempeste oceaniche in prima persona. I vari alberghi affittano stivali e impermeabili ai temerari che vogliano guardare lo spettacolo dalla spiaggia, ma chi vuole rimanere al calduccio, magari sorseggiando un thè (dopotutto l'influenza inglese si sente) o una cioccolata lo può fare tranquillamente dalle vetrate dei lodge che sorgono vicino alla costa.

Dopo un giretto nella città di Tofino, villaggio piccolino in cui potete imbattervi in surfisti, scrittori, artisti o uomini d'affari, sono da visitare i Botanical Gardens, che ospitano, oltre alle piante e alle sculture di artisti locali, anche un centro di ricerca molto importante.

Infine la "capitale", Victoria, una città-giardino sportiva. Incanta con i suoi musei, le boutique, i campi da golf, la pesca. E i suoi Butchart Gardens, che in questo periodo sono illuminati di sera, con varietà di paesaggi incantevoli. Una città che riesce ad essere sofisticata e autentica al tempo stesso.

Insomma, forse vi prenderanno per matti, ma solo chi va a Vancouver Island in questo periodo può godere degli spettacoli che la natura offre anche durante il rigido inverno.

Per essere super sincera, questo post è stato ispirato dal mio maritino che, con pazienza infinita, condivide ogni tipo di viaggio ma che vorrebbe tanto andare in Canada.
Qualche info qui: http://www.vancouverisland.travel/

mercoledì 12 dicembre 2012

Coincidenze!

Quella di oggi non ce l'ho,
vale comunque quella dell'anno scorso???
Perchè era il mio compleanno,
l'ho scattata solo per quello!
E così, anche quest'ultima opportunità di vedere il giorno, il mese e l'anno uguali sta per finire, niente più ripetizioni misteriose e dense di significato. Tranquilli e al sicuro da numerologie a cavallo tra astronomia e astrologia, nessun evento sfortunato da riallacciare a date come oggi. E, se "nè di vene, nè di marte, non  si viene non si parte, nè si dà l'inizio all'arte", figuriamoci farlo in questi giorni, così pieni di coincidenze nefaste. Già, ma c'è invece chi decide di partire a giugno, in un giorno qualunque. Proprio a questa persona, anzi a questa coppia, capita di essere "sequestrati" all'aeroporto come senza cittadinanza, quasi come successo al protagonista del film "The Terminal", e questo non è da ricondurre a nessuna strana cabala o stranezza esoterica. E così, arrivando all'aeroporto egiziano di Marsa Alam, annullato il visto come da routine, al momento di vederci riconsegnare i documenti ... zac, niente aereo, niente documenti, niente visto per rientrare nuovamente in Egitto, niente possibilità di tornare in Italia in tempi brevi.
A riviverlo mentre lo scrivo mi sfugge davvero un sorriso. Anche al momento, veramente, non eravamo spaventati più che seccati, d'altra parte si trattava di allungare la vacanza di un numero indeterminato di giorni. Certo che però non posso dire ugualmente di alcuni compagni di viaggio dell'epoca. Sapete allora cosa succede ad un gruppo di turisti italiani che rimane intrappolato per coincidenze non numeriche ma burocratiche in un aeroporto immerso nel deserto e pure deserto all'interno? Succede che si organizzano, che si mettono a mangiare insieme e a bere caffè, a cercare di capire insieme cosa succede, a condividere le risorse, come sciarpe (indispensabili con l'aria condizionata incredibile che c'era!), cibo ... insomma si crea una piccola comunità che insieme riesce a contattare consolato, ambasciata e a farsi portare in piena notte in un resort talmente bello che neanche l'umana immaginazione poteva concepire, ovviamente spesati, serviti e riveriti. Allora io mi dico, se l'abbattimento delle trappole burocratiche ben tangibili ha portato a ciò, l'annullamento di quelle della superstizione, delle astrologie numeriche, delle coincidenze-che-chissà-cosa-vorranno-dire possono davvero garantirci una libertà sconfinata! Ma tanto, almeno questo 12/12/12 è terminato, non ci pensiamo più...

martedì 11 dicembre 2012

E se ...

Oggi mi è stata posta una domanda bizzarra, spiazzante anche, mi ha lasciata per alcuni minuti a bocca chiusa, che per me è un evento rarissimo. Poi il mio cervello è uscito dallo stato di shock dovuto più a questo fatto che alla domanda in sè, ed ha cominciato a girare, a pensare... la questione era così posta: "E se i Maya avessero ragione, dove andresti, quali viaggi faresti prima del 21/12?". Posto che qui ed ora non comincerò a dissertare sulla ragione o meno dei Maya e dei loro calendari, ma come si fa a vedere tutto quello che ci offre il mondo in 10 giorni esatti? Bisogna scegliere, e bene. Così sono andata a vedere qualche classica classifica sui posti da vedere prima di morire (che poi si tratta di questo in fondo in fondo) e vi propongo un po' di idee trovate in giro sul web.

Dunque all'unanimità nei primi posti è sempre presente la Polinesia e in particolare Bora Bora,
seguono Stonehenge, la Muraglia cinese, il Taj Mahal, la Cappella Sistina, la Grande Barriera Corallina, Petra, l'Islanda (tutta da vedere a quanto pare), Santorini, i Fiordi della Norvegia, l'Amazzonia, le isole Galapagos, Las Vegas, l'Antelope Canyon, per citarne alcuni, quelli che accomunano più classifiche.
Primo pensiero: se i Maya hanno ragione sono fregata, non ho visto neanche la metà di questi luoghi!
Secondo pensiero: penso che manchi qualcosina in queste classifiche. Prima di tutto, avendo avuto l'onore di soggiornare in Polinesia, non mi sarei fermata a Bora Bora, per quanto paradisiaca, ma un piccolo tour sarebbe stato meglio.
Oltre alla già-da-me-raccontata Rangiroa, sono stupende Moorea, Raiatea, la culla della cultura polinesiana, Tahaa e Huahine, meno conosciute ma (o forse per questo) più autentiche. E poi le Piramidi? La Sfinge? Starci davanti non è un'emozione, ma una valanga di emozioni, c'è persino chi, affacciata sul terrazzino del proprio hotel con vista proprio sulle Piramidi, la sera prima della visita a questa meraviglia, in silenzio singhiozzava dalla felicità, dall'emozione appunto... ma questa è un'altra storia. Non vorremmo fare un saltino a Parigi, o a New York, o a Pechino, o a Mosca? Una nuotatina tra i pesci del Mar Rosso? E le meraviglie della nostra Italia? Grazie per la considerazione della Cappella Sistina, ma non ci mettiamo almeno almeno il Colosseo, le Cinque Terre, la Valle dei Templi ad Agrigento, la città di Verona, Venezia ... non saprei neanche scrivere tutte le bellezze italiane.

E poi c'è lei ... l'Africa ... chi,sapendo di morire, non andrebbe a salutare la mamma? Non potrei mai pensare di lasciare questo mondo senza essere stata ancora e ancora e ancora Laggiù, stringere ancora quelle manine, vedere ancora quegli occhi, godere di quei sorrisi puri ...

Cari Maya per favore non abbiate ragione, c'è troppo ancora da vedere, troppo ancora da scoprire, e tantissima voglia di ritornare dove sto bene!

lunedì 10 dicembre 2012

Albenga

Il centro storico con la cattedrale e le sue torri
Solitamente amo viaggiare lontano, sentire le ruote del trolley sul pavimento dell'aeroporto è uno dei suoni che mi piacciono di più, ma che sia in treno, auto, aereo ... poco importa, mi piace andare lontano. Non sempre, però, e soprattutto non quanto vorrei, riesco nel mio intento di viaggiatrice in posti lontani, qualche volta ricopro maggiormente il ruolo, diciamo, di piccola esploratrice della mia città. Dico subito che sono relativamente fortunata, vivo in una città che racchiude scorci ed angoli davvero bellissimi.

Albenga è impregnata di storia, ha vissuto da protagonista le fasi più antiche. Fondata dai Romani, ha lottato contro Roma nelle guerre Puniche, ha subito l'invasione dei Goti, è sfuggita agli attacchi dei pirati ... insomma una città dal passato vivace. In questi giorni la nostra bella Albenga ha festeggiato non poco, anzi, si è data ai bagordi per ben tre giorni di seguito. Capitava così di camminare per le vie del centro storico inondato dalle luci natalizie, con la banda cittadina che suona in sottofondo, sbirciando anche sbadatamente le bancarelle di un mercatino prenatalizio, cominciando a farsi pervadere dall'atmosfera un po' sognante del Natale. Si compra qualche dolcino, qualche leccornia anche salata, magari qualche piccolo bijoux fatto a mano e, col naso all'insù, si percorrono le piccole vie, i "caruggi,"scoprendo particolari suggestivi . E, nell'attesa dei (questa volta splendidi) fuochi d'artificio, ci si spinge in vicoletti che magari di solito vengono ignorati, per la fretta, perchè non si ha mai il tempo per passeggiare senza meta. Allora, mentre con stupore guardi le formelle autografate da tutti i personaggi famosi passati di qui, ti senti invitare da una bella voce calda. "Entrate, entrate pure. Vi offro fichi calabresi in grappa veneta", si entra in una bella cantina, si sentono raccontare storie, si trascorre insieme qualche momento di vera allegria, perchè non c'è niente che metta più di buonumore che un invito inaspettato (e una buona grappa veneta...). Poi si guadagna un posto su una panchina e si aspettano i fuochi d'artificio, segno che la festa è finita, ma tanto sappiamo che tra poco è Natale, che queste erano le prove generali, quindi, felici per i bellissimi incontri, ci godiamo lo spettacolo di luci. Anche questo è viaggiare, avere il tempo per riscoprire la nostra città, per vederla con gli occhi meravigliati che solitamente riserviamo alle mete dei nostri viaggi.

giovedì 6 dicembre 2012

Viaggiare Scoprire Conoscere

Se "Viaggiare è il mio peccato" come diceva Agatha Christie, io penso di essere una potenziale super - peccatrice. Oggi, all'alba dei miei 2* anni, posso dire di non avere fortissime certezze per il futuro (cosa che, effettivamente, in questo momento in pochi possono affermare) ma sicuramente il programmare un viaggio, la curiosità verso posti più o meno lontani, la sete di conoscere non solo luoghi nuovi, ma persone nuove per tornare con occhi nuovi, questo sì, è una mia certezza. Non importa che la meta sia dietro casa o a 36 ore di volo, quello che importa è la voglia di muoversi! Viaggiare e mettersi in discussione, cercare di capire (e farsi capire) non solo una lingua ma una cultura diversi, questo tiene pulsanti di vita!

Sentirsi liberi...Burundi

Il viaggio, per me, comincia con la decisione di una meta. Che sia per rilassarsi o per vedere una mostra, per visitare una città o semplicemente per perdersi nelle vie di un piccolo borgo e riuscire ad ascoltare suoni altrimenti coperti dai rumori della vita quotidiana, cerco informazioni, leggo articoli e recensioni, guardo fotografie ... il mio viaggio comincia da qui, fantasticando sulle cose che vedrò. Mi piacerebbe che chi si imbatte in questo blog, per caso o meno, riuscisse a cominciare il suo viaggio leggendo qualche mio post, si lasciasse pervadere dalla voglia di sapere, di conoscere cosa nascondono i luoghi di cui parlo. Non è che poi io non gradisca una bella vacanza sole - mare e stop. Solo che a me non capita. Perchè intorno a me, che mi godo il caldo del sole e il blu del mare, c'è una miriade di persone con storie tutte da conoscere che costituiscono il viaggio nel viaggio. In fondo, se ci sono rimaste non troppe libertà, quando si presenta l'occasione di scegliere, scegliamo! Scegliamo di conoscere, di approfondire, di muoverci, in tutti i sensi!!! Viaggiare Scoprire Conoscere ... sono certa oggi più che mai che mi rispecchi in pieno!


Viaggiare Scoprire Conoscere



mercoledì 5 dicembre 2012

Mesiversario!

Eccoci  qui, esattamente un mese fa nasceva questo blog, frutto della mie grandi passioni: il viaggio e il parlare a raffica! Perciò buon mesiversario a me, al mio blog, a chi ci è capitato per caso, a chi un po' mi cerca, a chi mi legge con costanza, a chi ha trovato quello che cercava e a chi lo sta ancora cercando (pazientate, tutto arriva per chi sa aspettare!) ... Per festeggiare voglio inserire qualche foto a cui sono particolarmente legata, ricordi di viaggi intensi...


Prima volta in Kenya, presso la struttura "Home for Needy Children Mama Anakuja"











E il primo safari fu inaugurato da due ghepardi... Tsavo Est











Prima volta a Parigi...








Prima volta in Burundi...villaggio San Francesco, Kayongozi



                                                                                     
Prima volta a Verona



Questi sono solo alcuni dei miei viaggi, delle prime volte che mi sono imbattuta in volti, in città, in emozioni. Ma ci sono moltissimi altri posti che hanno un posto speciale nel mio cuore...per questo, però, aspettiamo il prossimo mesiversario... 

martedì 4 dicembre 2012

Polinesia ... basta la parola! (terza e ultima parte)



Eccoci, ci siamo! La nostra settimana a Bora Bora, in quel paradiso di coccole, in cui siamo stati trattati con mani guantate, è giunta al termine. Ma, stranamente, non sono dispiaciuta, come alla fine del soggiorno a Rangiroa, ma desiderosa di conoscere un altro pezzetto, una nuova isola di questo lontanissimo incanto.

Con un piccolo aereo, dopo un'ora di volo, raggiungiamo il nostro resort a Rangiroa (al momento del nostro viaggio, tra l'altro, era l'unico!).
Già atterrando ci rendiamo conto che questa è un’isola diversa, più selvaggia, più autentica. E la sua laguna è vastissima. Non si vede la terra ferma della parte opposta! Perciò, depositiamo le valigie in camera (dopo che il vetturiere ci consiglia di farcela cambiare, perchè quella assegnata è troppo vicina all'area in cui stavano facendo alcuni lavori ... ovviamente seguiamo il suo consiglio) e, indossato il costume, ci immergiamo immediatamente in acqua. La cosa che notiamo subito è la grandissima varietà di pesci che sostano a riva e che ci circondano! Non c'è neanche bisogno di arrivare con l'acqua alle spalle che già ci si sente attorniati da splendidi e coloratissimi pesci tropicali. Anche un po' spinti da questa bella sorpresa, decidiamo di goderci il posto e non affrontare tante (e costose) escursioni, ma di partecipare solamente a quella chiamata "Sabbia Rosa", che comprende sosta al giardino dei coralli, shark feeding, e poi pranzo e relax su un isolotto di sabbia rosa che si forma grazie alle correnti, che in quel punto depositano una sabbia davvero rosa. La sera lì non c'era gran che da fare, e in realtà la città non è turistica per niente (ce ne accorgiamo poi, quando affittiamo una macchina elettrica e la esploriamo in autonomia), quindi, dopo un’immensa e buonissima cena, non ci rimane che una bella partita a carte seduti nella nostra verandina privata. La notte siamo svegliati da una serie di tonfi ... un po' spaventati e assonnati, dopo un po' capiamo che si tratta dei cocchi che cadono sui tetti dei nostri bungalow. Qui a Rangiroa, infatti, non usano toglierli in modo che non cadano pesantemente ... va beh, ci accorgiamo che in camera non siamo due, ma che sosta da noi anche un geco e ci rimettiamo a dormire. Non è che la faccenda del geco in realtà si risolva proprio velocemente e con tanta nonchalance ... io resto un bel pezzo a fissarlo, per monitorare i suoi spostamenti, ma capiamo ben presto che il più impaurito è lui e, quindi, lasciamo che il sonno vinca.

Giunge finalmente il mattino della nostra escursione. Il tempo non è proprio bellissimo, ma pensiamo che in fondo sia quello giusto per poter trascorrere la giornata in mare senza scottarci (quanta ingenuità!). Saliamo su un piccolo motoscafo insieme ad altre due coppie e partiamo. Lo scenario è incantevole, è l'isola deserta che tutti sognano, palme, sabbia e mare blu, nient'altro. Percorriamo un tratto abbastanza lungo prima di fare la prima sosta, quella che dà il nome all'escursione. Quando arriviamo rimaniamo estasiati. Come può restare in balia delle correnti questo cumulo di sabbia rosa ed essere sempre lì? Misteri della natura! Finalmente possiamo sfamare gli squali!!! Qui non funziona come a Bora Bora, dove guardavamo da dietro una fune, ma siamo letteralmente in mezzo agli squali! Ovviamente sono interessati al pesce e non a noi, ma essere faccia a faccia con questi animali, è una sensazione bellissima, di paura mista a potenza. Li osserviamo mentre sembrano ignorare il cibo ma in una frazione di secondo, con un solo movimento vigorosissimo, girano di scatto la testa e lo ingoiano ... è stato il momento più incredibile della vacanza. Finito il pranzetto, gli squali si dileguano e noi, galvanizzati al massimo dall'esperienza, siamo pronti a ripartire. Ci fermiamo per la seconda sosta in quello che, a ragione, è chiamato “Giardino dei Coralli", una zona incontaminata di barriera viva e pullulante di pesci in grandissima quantità e varietà! Uno spettacolo! Mi sento così perfettamente felice che decido di farmi una nuotata in solitaria leggermente discostata da mio marito e dal gruppo ... che gran trovata! Mentre osservo meravigliata lo spettacolo che mi circonda, lo vedo arrivare, uno squalo ... nuota tranquillo, lui, verso di me, colta dal panico. In un attimo raggiungo gli altri e cambiamo direzione, e non lo vedo più. Ma quell'incontro, seppur abbastanza lontano, mi rimarrà per sempre negli occhi e nel cuore! Per l'ora di pranzo arriviamo in un isolotto piccolissimo, che ha due palmen con al centro una "capanna", il nostro ristorante! Stiamo un po' in ammollo nel frattempo che le guide preparano il pasto, scattiamo foto, ci godiamo i pesci e familiarizziamo con una razza che si fa accarezzare e ci segue tutto il tempo. La natura riesce a fare dei regali inaspettati e così riusciti! Mangiamo il buonissimo cibo cucinato solo e soltanto per noi, e dopo una po' di relax, arriva il momento di riportarci in hotel. Ma sarà stata la bravura delle guide, sarà stata la nostra faccina triste per dover già abbandonare questo pezzetto di paradiso, fatto sta che le guide ci regalano un'escursione nell'escursione. C'è un posto, dove la laguna e l'oceano si incontrano, la "Passe", in cui, sebbene l'acqua sia agitata veramente tanto, nuotano i delfini. Faceva parte delle escursioni che proponeva l'albergo e che non avevamo acquistato, non per mancanza di interesse, ma perchè non si aveva la certezza di vedere i delfini. Non vengono richiamati in alcun modo nè è dato loro del cibo. Inoltre alcuni, nel nostro albergo, l'avevano già fatta, senza aver avvistato neanche un delfino. Per questo, avendo fatto due calcoli, avevamo deciso di non farla. Che sorpresa quando abbiamo visto il nostro piccolo motoscafino sfidare le onde giganti di un infuriato oceano, girare la testa e ... vedere i delfini! Non uno, tanti! Che nuotavano vicino a noi! Cerchiamo di fotografarli ma oscilliamo davvero tanto e abbiamo paura che la macchina fotografica cada in acqua. Perciò mettiamo a posto tutta l'attrezzatura e ci godiamo lo spettacolo. Rimaniamo in balia delle onde, poi ci spostiamo per vederli meglio, e loro sempre vicino a noi, nuotando sinuosi, emergendo e quasi sorridendoci ... la giornata non poteva essere più perfetta! Torniamo in albergo così appagati che, dopo un'altra super cena, ci addormentiamo sorridenti. Le giornate a Rangiroa trascorrono all'insegna delle immersioni, esploriamo tutto il mare raggiungibile a nuoto, giochiamo con i suoi abitanti. Un giorno, però, decidiamo di prendere in affitto una bella macchinina elettrica e "andare in città", ad Avatoru. In realtà ci sono solo due strade, una che costeggia il mare e l'altra un po' più interna. Le percorriamo in poco tempo tutte e due e vediamo la chiesa, la scuola, i vari "negozi". Tutti ci salutano, tutti ci sorridono ... se non l'avevamo ancora (e l'avevamo) ci assale la voglia di non tornare a casa! Sulla via del ritorno in hotel notiamo un sentierino che si immerge nelle palme. Decidiamo di prenderlo (se no che esploratori saremmo?) e arriviamo davanti a una capanna. Dentro abita e lavora un uomo che crea quadri con la sabbia. Arno, è questo il suo nome, è un vero artista (ha anche una pagina su facebook, ma questo lo scopro in questo momento:http://www.facebook.com/pages/Arno/68130167783) perciò decidiamo di comprare lì tutti i nostri souvenir. Quadri grandi, medi, piccoli, prendiamo tutto quello che riusciamo. Torniamo al resort col nostro bottino, molto molto felici!

E così, tra grandi mangiate, grandi nuotate, una serata tipica all'hotel con ballerini/e in gonnellino, e la sorpresa di vedere un cielo stellato veramente, tanto da rimanere letteralmente a bocca aperta, concludiamo il nostro viaggio di nozze. A parer mio, il viaggio di nozze più bello che possa esistere, almeno per me!

Qualche notizia pratica:
- abbiamo alloggiato al Kia Ora Rangiroa, caro, ma all'epoca l'unico. Esiste anche la versione Sauvage, senza comodità nè elettricità
- voli interni operati da Air Tahiti Nui