Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

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lunedì 10 dicembre 2012

Albenga

Il centro storico con la cattedrale e le sue torri
Solitamente amo viaggiare lontano, sentire le ruote del trolley sul pavimento dell'aeroporto è uno dei suoni che mi piacciono di più, ma che sia in treno, auto, aereo ... poco importa, mi piace andare lontano. Non sempre, però, e soprattutto non quanto vorrei, riesco nel mio intento di viaggiatrice in posti lontani, qualche volta ricopro maggiormente il ruolo, diciamo, di piccola esploratrice della mia città. Dico subito che sono relativamente fortunata, vivo in una città che racchiude scorci ed angoli davvero bellissimi.

Albenga è impregnata di storia, ha vissuto da protagonista le fasi più antiche. Fondata dai Romani, ha lottato contro Roma nelle guerre Puniche, ha subito l'invasione dei Goti, è sfuggita agli attacchi dei pirati ... insomma una città dal passato vivace. In questi giorni la nostra bella Albenga ha festeggiato non poco, anzi, si è data ai bagordi per ben tre giorni di seguito. Capitava così di camminare per le vie del centro storico inondato dalle luci natalizie, con la banda cittadina che suona in sottofondo, sbirciando anche sbadatamente le bancarelle di un mercatino prenatalizio, cominciando a farsi pervadere dall'atmosfera un po' sognante del Natale. Si compra qualche dolcino, qualche leccornia anche salata, magari qualche piccolo bijoux fatto a mano e, col naso all'insù, si percorrono le piccole vie, i "caruggi,"scoprendo particolari suggestivi . E, nell'attesa dei (questa volta splendidi) fuochi d'artificio, ci si spinge in vicoletti che magari di solito vengono ignorati, per la fretta, perchè non si ha mai il tempo per passeggiare senza meta. Allora, mentre con stupore guardi le formelle autografate da tutti i personaggi famosi passati di qui, ti senti invitare da una bella voce calda. "Entrate, entrate pure. Vi offro fichi calabresi in grappa veneta", si entra in una bella cantina, si sentono raccontare storie, si trascorre insieme qualche momento di vera allegria, perchè non c'è niente che metta più di buonumore che un invito inaspettato (e una buona grappa veneta...). Poi si guadagna un posto su una panchina e si aspettano i fuochi d'artificio, segno che la festa è finita, ma tanto sappiamo che tra poco è Natale, che queste erano le prove generali, quindi, felici per i bellissimi incontri, ci godiamo lo spettacolo di luci. Anche questo è viaggiare, avere il tempo per riscoprire la nostra città, per vederla con gli occhi meravigliati che solitamente riserviamo alle mete dei nostri viaggi.

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