Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

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giovedì 6 ottobre 2016

Il centenario più lungo del mondo!

Ieri è stato il centesimo anniversario del completamento della linea ferroviaria transiberiana. Che non è un semplice treno, ma una linea lunga più di 9000 chilometri che, se pensiamo a quando è stata costruita, ha quasi dell'incredibile. Veniva definita un tempo anche "il gioiello più bello degli zar", un'opera paragonabile alla conquista della Luna, se inserita all'interno dell'epoca. D'altra parte si parla della ferrovia più lunga del mondo.

La Transiberiana è attiva ancora oggi e, anzi, ci sono agenzie turistiche dedicate esclusivamente alla prenotazione di viaggi transiberiani. Questo perché, oggettivamente, l'organizzazione di un viaggio di questo tipo è quanto meno macchinosa: 7 zone di fuso orario, da 1 a 3 visti necessari, organizzazione delle tappe per unire al viaggio in treno anche l'esplorazione di alcune delle città toccate durante il tragitto. Che parte da Mosca e ha il suo arrivo a Vladivostok, ma se consideriamo anche la transmongolica possiamo arrivare fino a Pechino.

Il "solo" viaggio in treno dura 7 giorni e attraversa ben due continenti. Potete ben capire quali grandi paesaggi siano visibili durante il viaggio (tra l'altro il treno va ad una velocità di circa 60 Km orari, perciò ci si può godere con una certa tranquillità tutto il paesaggio che si vuole). Il mio preferito è senza dubbio il lago Baikal. Sarà che io sono amante dell'acqua in ogni sua forma, sarà che il lago Baikal mi riporta indietro ai tempi scolastici, quando era uno dei nomi di cui andavi fiero nelle interrogazioni quando dovevi indicare elementi geografici  e non ti veniva in mente che quello (e le coltivazioni di barbabietola da zucchero che, stando ai nostri libri di scuola, è un pass-par-tout mondiale), sarà che in primavera, quando comincia a sciogliersi il ghiaccio, prende una sfumatura d'azzurro favolosa, fatto sta che se dovessi decidere di fare un viaggio del genere, lo comprenderei nel tragitto. Pensate che, prima del completamento della tratta con tunnel e ponti vari nel 1916, in estate i vagoni venivano caricati su traghetti e in inverno si poggiavano i binari direttamente sul lago ghiacciato.

In realtà, seppure la tratta si può dire completata, ci sono ancora tratti ad un binario solo e l'elettrificazione della linea è stata completata nei primi anni del 2000.

Una cosa mi ha colpito. E mi ha fatto anche un po' sorridere. Tutti gli orari dei treni sono nel fuso orario di Mosca, quindi chi si trova a Vladivostok e legge l'orario deve necessariamente calcolare di essere sette ore avanti e anche un po' sbrigarsi, se vuole prendere il treno in orario. Ma una volta cominciato il viaggio, magari in una cuccetta di prima classe, ci si sintonizza con il ritmo del treno e si va alla scoperta di popoli, paesi e luoghi dove la natura si impone.

E buon viaggio a tutti! (volevo scriverlo in russo ma, perdonatemi, non lo conosco assolutamente! )

Le foto ovviamente sono prese dal web, purtroppo il Maritino ed io di queste non ne abbiamo!

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