Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

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mercoledì 12 ottobre 2016

Ma se ghe pensu...

Oggi per noi, liguri sempre brontoloni, è una giornata di festeggiamento. Sono passati infatti 524 anni da quando il "nostro" Cristoforo Colombo "scoprì" l'America. Le virgolette sono d'obbligo in entrambi i casi, perché nostro Colombo lo è solo in parte, e neanche in modo sicurissimo, e scoprì l'America o meglio la raggiunse, ma che fosse il primo in realtà non è certissimo.
Ma si sa, la storia ha bisogno di punti fermi e certezze e Colombo è una di queste. Nei giorni finali di settembre, per far passare la delusione di un viaggio mancato, il Maritino ed io abbiamo deciso di andare a Genova e camminare per ben due giorni. 
Io con Genova ho un rapporto complicatissimo. Va oltre l'odio-amore. Ci sono dei posti, degli scorci, dei panorami che mi fanno brillare gli occhi, poi mi giro e vedo altrettante cose che mi fanno accapponare la pelle. Penso succeda così a molti nei riguardi delle grandi città, che sono sempre un po' complicate da vivere, specie per chi non ci è nato, ma ci capita solo di passaggio. Io a Genova ci ho abitato anche per qualche tempo durante il percorso di studi, ma non l'ho mai vissuta in maniera goliardica, tutt'altro. E così ho forse perso momenti di svago che me l'avrebbero fatta apprezzare sotto un'ottica diversa. Ora sono due i motivi che mi spingono ad andarci. Uno è il Porto antico con l'Acquario, l'altro i bei negozi di via XX settembre. Lo so, non sono concetti che salvano proprio il mondo ma è la verità.
E così, in questa incursione settembrina, abbiamo cercato di guardare Genova come la guarderebbe un turista, meno di fretta e scattando molte foto. 
Innanzitutto cliccate qui e create l'atmosfera. 
Il nostro tour è iniziato con un po' di sano shopping (piccola tip per chi abitasse in zona o ci capitasse: le poltrone massaggianti di Fiumara sono apocalittiche! Provatele e vedrete.), poi abbiamo parcheggiato la macchina al porto e, gambe in spalla, abbiamo tirato su il naso come farebbe chi la visita per la prima volta. La zona del Porto Antico è secondo me la più bella di Genova. A me piace il mare è vero, e questo influenza il mio giudizio, ma c'è così tanto della cultura ligure in quel posto, che per forza pensi ai pescatori e al loro lavorare al mattino prestissimo o di notte, in mezzo a quel profumo di mare. Poi vedi le case e i palazzi tutti arroccati a rivendicare porzioni di terreno che non bastano per tutti, e la Lanterna, che è un simbolo assoluto, e parti con le canzoni in dialetto che da piccola tanto odiavo ma che mio malgrado ora mi ritrovo a cantare in modo quasi automatico quando vedo certi panorami. Questa zona è stata completamente rimessa a nuovo in occasione delle Colombiadi, cioè i festeggiamenti per i 500 anni della scoperta dell'America, che hanno dato un nuovo volto alla città. Proprio in quell'occasione hanno aperto l'Acquario, che è il secondo d'Europa e il nono del mondo, piazzato un Galeone, che è più scenico che altro ma bellissimo, e dato una bella impronta alle piazze inserendo le Caravelle in disegni e vegetazioni. Non si può dire che non abbiano approfittato dell'occasione. 

Abbiamo passeggiato un po' e, pensando di lasciare l'acquario per il giorno successivo, ci siamo inoltrati nei vicoli di Genova. Quindi, spalle al mare e via all'esplorazione di stradine più o meno strette, i "caruggi" in dialetto ligure, che sono un caos vero e proprio. Sono una torre di Babele spalmata in lungo e non in alto. Puoi trovare il negozio di chincaglierie e la gioielleria di antichissima famiglia ligure a un portone di distanza, una gelateria tipica e un ristorante orientale proprio attaccati. E tutto si mischia e si fonde, a volte con buffi esiti confusionari, ma assolutamente caratteristici. Camminando un po' arriviamo alla Cattedrale di San Lorenzo, in pieno stile ligure, immensa se paragonata alla piazza su cui sorge, quasi ce l'avessero incastrata in quel posto lì. Saliamo ancora e arriviamo al palazzo Ducale, bellissimo, che ospita molte mostre e che affaccia su piazza De Ferrari, con la bella fontana. Per me è sempre stata un punto di riferimento per ogni indicazione, non si può prescindere da questa piazza. Grande, grandissima, con questa fontana enorme al centro, il teatro Carlo Felice e la grande via dello shopping, via XX settembre, che da qui parte con la sua schiera di negozi. Che, per inciso, abbiamo visitato, così, già che c'eravamo ci sembrava brutto non approfittarne. Risalendo da metà di via XX settembre deviamo in piazza Dante e andiamo alla casa di Cristoforo Colombo. O presunta. 
Si dice che sia nato lì e ci abbia vissuto fino a quando sì trasferì a Savona. A noi piace crederlo. Era chiusa ma abbiamo potuto attraversare le mura che un tempo cingevano la città, nel tentativo di proteggerla dagli attacchi provenienti dal mare, e vedere le torri che sovrastavano la porta della città. Ricordo che alle scuole elementari ci avevano portato in gita per vedere la casa di Colombo, e ne ho un ricordo bellissimo. Non saprei raccontare cosa ci sia dentro, la ricordo molto piccola, ma  so di essere stata contenta di averla vista e confesso che vorrei ritornarci. (Per info, guardate qui).
Ripercorriamo le strette stradine, ci addentriamo in via San Luca, che è anche patrimonio Unesco e risbuchiamo nella zona del mare. Prendiamo la macchina e torniamo a casa. 
Il giorno dopo lo dedichiamo interamente all'Acquario e alla zona del porto. Al mattino di buon'ora siamo già lì pronti ad entrare e l'emozione che ci dà è sempre grandissima. Siamo stati tra i primi a vederlo perché quando aprì tutte le scuole ci portarono a vederlo, e da allora con cadenza quasi regolare ci torniamo. Quest'anno hanno inserito delle piccole novità, come la sala della realtà virtuale e il giardino delle farfalle e degli uccelli che, ad un piccolo prezzo in più, aumentano il numero delle esperienze. La vasca che in assoluto amo di più è quella degli squali. Ogni volta ci sediamo in terra e rimaniamo lì davanti per delle mezz'ore. E poi i delfini, che hanno fatto anche un lungo spettacolo, i pesci tropicali, le razze che si possono accarezzare, i dugonghi con i loro cespi di insalata. Date un'occhiata al sito, qui, e vedrete che spettacolo. È magico, ogni volta. Usciamo di lì nel primo pomeriggio, mangiamo un gelato ai piedi del Bigo, la grossa isola panoramica, e torniamo a casa. 
Come sempre, girare per la città ci regala momenti di libertà che sono fondamentali per noi. Nutrirci di paesaggi, natura, cultura ci restituisce la carica necessaria ad arrivare al prossimo viaggio. Se non siete stati a Genova mai nella vostra vita, ve la consiglio. Perché, nel bene o nel male, e soprattutto nel caos, è davvero unica.

P.s. Un consiglio molto pratico. Nei parcheggi, ovviamente a pagamento, intorno al porto c'è un po' di difficoltà di pagamento. Non accettano i bancomat e se li accettano a volte non funzionano comunque, quindi munitevi di spiccioli. Molti.

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