Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

I suggerimenti del mese

Benvenuto Dicembre!

martedì 11 ottobre 2016

SOS valigia

Questa mattina mi sono svegliata con un pensiero. Dritto, preciso, tagliente quasi. Mancano venti giorni alla grande partenza. Vorrei svegliarmi tra 19 giorni e un mucchio di cose fatte. Che io devo ancora preparare tante ma tante ma tante di quelle cose che, come sempre avviene, non preparerò fino a pochi giorni prima. Però qui non posso fare come al solito, che poi sarebbe butta nello zainone quello che pensi necessario e poi aggiungi qualcosa ancora che i "non si sa mai" sono imprevedibili ma esigenti. Questa volta dobbiamo organizzare una valigia seria, diciamo, mica si può improvvisare. Così ho girovagato un po' nella rete per vedere quali illuminanti consigli propone sul tema "valigie: falle bene e presto" e sono rimasta colpita. Decine e decine di metodi, tutti chiaramente definiti i migliori, o gli infallibili. C'è addirittura una pagina di wikipedia (wikiHow per l'esattezza) che spiega passo passo come preparare il bagaglio a seconda del mezzo di locomozione scelto. E sottolinea anche di comprare una specie di kit anti manomissione che poi alla dogana te ne accorgi troppo tardi. Poi i video. Video di persone che impilano gli abiti tutti uno sopra l'altro e poi tirando ne fanno una specie di palla sottovuoto. Che ho capito che le t shirt le hai messe al centro, ma se anche tiri disperatamente le maniche a un golfino, almeno il mio, alla fine andrà bene all'uomo scimmia con lunghe braccia, ma a me non più. Il video francamente mi ha anche un po' spaventata.

Ma veniamo ai consigli che forse potrei seguire.
Prima di tutto, e su questo c'è assoluta e universale condivisione, bisogna fare una lista. E partiamo già malissimo. Io adoro le liste ma quando preparo la valigia la lista risiede nel mio cervello e se la scrivo, non so, ma mi sembra di perdermi dei pezzi. Che poi è esattamente il contrario di quello a cui servirebbe la lista. Comunque si può provare, mi sembra utile tutto sommato. Perciò, punto uno: lista.
Punto due: disporre tutto il contenuto della lista, accuratamente selezionato, sul letto. Io non posso farlo, perché se accidentalmente la mia gatta si accorge che riempio il letto di materiale morbido, lo va subito a collaudare e se la scaccio si risente. E già che sentirà la nostra mancanza non mi sembra il caso di infierire. Ma neanche di portare dall'altro capo del mondo vestiti pieni di peli di gatto perché non ho avuto cuore di non farcela giocare dentro. Quindi io evito se posso, ma penso sia comunque utile visualizzare materialmente il contenuto prima di inserirlo.
Punto tre: arrotolate tutto quello che è arrotolabile. Cioè tutto ad eccezione di intimo, scarpe e costumi. Questa è un'operazione davvero utile e collaudata da molti viaggi. I vestiti arrotolati si stropicciano meno (l'utopia vestito arrotolato=vestito perfettamente stirato secondo me è ancora lontana, ma almeno non andiamo in giro con la carta roccia del presepe, quella che la mia mamma mi faceva stropicciare per fare le montagne) e occupano uno spazio più intelligente. Assolutamente da fare, arrotolate l'arrotolabile.
Punto quattro: pensa al beauty. Non portare bottiglie di liquidi esageratamente grandi, a meno di non essere in partenza per mesi verso un luogo non dotato di un market di qualunque tipo. Si può sempre comprare sul posto quello che finisce. Inoltre, in caso di apertura accidentale della bottiglia di bagnoschiuma al profumo di rosa e orchidea, se il contenuto si aggira sui 150 ml è un conto. Un altro è avere la sensazione di essere stati catapultati in una bottiglia di ammorbidente che ha sporcato tutti i vestiti per giunta. Piccole bottiglie. Sempre.
Punto cinque: sfrutta i buchi che si formano in valigia tra i vestiti o le scarpe per inserire intimo, costumi e trucchi. Ora, sinceramente, io intimo e costumi non li metto tra le scarpe e neanche li lascio vagare per la valigia, ma hanno bustine proprie che schiaccio e compatto fino all'inverosimile. Però se a voi non dà fastidio, servitevi dei piccoli indumenti per rendere nulli gli spazi del bagaglio.

Ora, in teoria, la valigia il necessario l'ha ricevuto. Ma c'è chi fa il perfezionista e dice di coprire il tutto con un foulard vecchio perché niente si stropicci. Ancora. Tanto lo sappiamo che anche se ci ostiniamo ad appiattire, arrotolare, inserire cartoni tra gli indumenti piegati per dare rigidità (sì, c'è anche chi lo propone. Alla faccia dei chili a disposizione...) alla fine, quando la prima sera vogliamo essere sfiziosi e tiriamo fuori il nostro abito carino, che pensiamo di aver riposto con assoluta cura, al primo specchio in cui ci guardiamo per complimentarci con il nostro aspetto, vedremo una serie di belle pieghette ostinate. Bisogna scegliere le battaglie da combattere. E quelle contro le valigie non lo sono.


P.s. Comunque ieri, mentre stiravo i panni, che sono soprannominati "il mucchio selvaggio", qualcosa da portare l'ho individuata anche con una certa soddisfazione. Quindi, dai, non proprio malissimo.
P.p.s. Venti giorni...non vedo l'ora!!!

Nessun commento:

Posta un commento